Con il termine Eco Obsolete Technology ci si riferisce a componenti e sistemi per l’automazione industriale ormai obsoleti che tuttavia rispondono ancora agli standard di efficienza energetica attuali e possono essere ancora utilizzati per svolgere la loro funzione in ambito industriale.
Proprio come il formato di musica in vinile è apprezzato per la sua qualità del suono, i libri per la loro storia e le auto d'epoca per il loro senso di potenza, i componenti obsoleti dell'automazione industriale sono ancora ampiamente utilizzati perché rimangono rilevanti per l'impianto in cui operano.
Al contrario dell’idea che esso trasmette, l’aggettivo obsoleto non significa affatto antiquato, guasto o inservibile; esso qualifica semplicemente un componente non più prodotto o supportato dal costruttore il quale dispone di un nuovo prodotto che vorrebbe far adottare in sostituzione.
In questo contesto rientra anche il fenomeno dell’obsolescenza programmata, che consiste in un decadimento della vita utile del prodotto sulla base di parametri predefiniti dal costruttore: aggiornamenti software non più disponibili o componenti non più compatibili per forma, dimensione o standard di comunicazione.
L’avanzamento tecnologico comporta che la tecnologia stessa diventi obsoleta più velocemente di prima.
UNA SCELTA STRATEGICA
La natura delicata di alcuni settori industriali (per esempio il farmaceutico) fa sì che la EOT assuma un ruolo rilevante nel mantenere i processi automatizzati in esecuzione senza una lunga e costosa revisione completa dell’impianto.
L'obsolescenza non significa che il dispositivo non funzioni più, ma potrebbe significare che è più difficile da reperire sul mercato nonostante sia ancora in grado di garantire gli stessi livelli di efficienza energetica del dispositivo di ultima generazione.
Abbracciare la filosofia EOT comporta vantaggi ecologici ed economici per le aziende le quali possono mantenere ottimali livelli di produttività e efficienza evitando contemporaneamente i costi ambientali e finanziari che scaturiscono dal riassetto impiantistico delle linee produttive.
La consapevolezza che “più vecchio” non significhi necessariamente “meno efficiente dal punto di vista energetico” è sempre più diffusa in tutti i settori.
Allo stesso modo si sta maturando la convinzione che "essere veramente innovativi non significhi necessariamente essere rivoluzionari" e adottare precocemente la tecnologia più recente.
Essere innovativi oggi significa anche fare scelte consapevoli che non nuocciano alla produttività e consentano di sostenere la propria crescita con fondamenta solide, mantenendo in perfetta efficienza i sistemi esistenti e già funzionanti.